Palazzo Campori
Edilizia residenziale: restauro e risanamento conservativo

Studio Lugli Architettura
Anno
2005
Luogo
Modena, Emilia Romagna
Proprietà
Privata (Campori s.r.l.)
Servizi
Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, Direzione artistica

Studio Lugli Architettura
Anno
2005
Luogo
Modena,
Emilia Romagna
Proprietà
Privata (Campori s.r.l.)
Servizi
Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, Direzione artistica
Palazzo Campori appartiene al tessuto storico modenese formatosi nel corso dei secoli che ha dato vita all’attuale Via Ganaceto, strada di penetrazione al nucleo storico da nord e che si conclude sulla Via Emilia.
È del 1625 la prima notizia sull’insediamento del primo nucleo edilizio che diventerà poi il vero e proprio Palazzo Campori di Via Ganaceto.
Sviluppi ed aggregazioni hanno condotto l’organismo oggetto di restauro fino al 1869, allorché il palazzo assume l’aspetto che conserva tuttora, ad esclusione del corpo che delimita ad ovest la corte e si affaccia sul giardino, crollato durante un bombardamento nel 1945 e ricostruito nel 1951.
Nel 1973 viene realizzato un progetto di ammodernamento al fine di ospitare una casa di riposo per anziani, interessando i due corpi sud e nord.
Gli intendimenti del progetto, volto a valorizzare la funzione residenziale e terziaria con interventi di restauro e risanamento conservativo si sono concretizzati attraverso diversi passaggi:
- il ripristino e la valorizzazione dei caratteri architettonici e decorativi dell’edificio mediante un insieme di opere di restauro dei fronti esterni e delle superfici interne, con particolare riguardo ai decori ritrovati nelle sale al primo piano “nobile”;
- l’eliminazione delle opere incongrue (solai e scale di collegamento verticale) e rifunzionalizzazione degli spazi ai piani, con l’inserimento di nuove scale ed ascensori, atti a servire i diversi livelli di fruizione;
- la rifunzionalizzazione degli spazi a terra e ai vari piani, con introduzione di nuove destinazioni e la riconversione di spazi non più congrui (in totale sono state ricavate 33 unità, di cui 28 residenziali e 5 uffici);
- l’introduzione di solai (soppalchi) intermedi nei volumi interni ad elevata dimensione di interpiano, ritrovabili nei due corpi sud e nord;
- la sistemazione e modifica della geometria degli elementi strutturali della copertura del corpo ovest, al fine di un’utilizzazione abitativa del sottotetto (quinto piano), mediante l’apertura di un ampio terrazzo ricavato sul tetto e che si sviluppa per tutta la lunghezza della copertura stessa;
- la conservazione delle caratteristiche fondamentali del giardino, salvaguardando le piantumazioni storiche e di pregio;
- la realizzazione, nella corte interna del complesso, di 16 posti auto pertinenziali.
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